Gennaro alfonso simini

Laureatosi in lettere e in filosofia, matematica, medicina e chirurgia, esercitò la sua professione di medico a Cavallino, divenendo intimo amico di Sigismondo Castromediano. In comune avevano gli stessi ideali di libertà e l’opposizione ai Borboni. Si recò a Potenza, per organizzare una rivolta repubblicana nel Mezzogiorno, ma il tentativo fallì. Contro di lui fu spiccato un mandato di arresto. Fu condannato in contumacia e si rifugiò prima in Albania, poi a Corfù ed infine a Scrutari, dove morì il 9 Aprile 1880. Le sue ceneri sono conservate nella tomba di famiglia del Cimitero di Monteroni di Lecce.

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